La valigia

Una poetica dicotomia realtà-irrealtà

Recensione

Dove vivono i nostri sogni e le nostre speranze? Forse si trovano chiusi dentro al cassetto di un impolverata scrivania o semplicemente dietro ai nostri occhi. Tante sono le ipotesi, ma per Angelo Ruta, finalista della quinta edizione del Silent Book Contest , le nostre speranze, e con esse quelle del piccolo protagonista de “La valigia”, si collocano all'interno di un piccola bagaglio. Una valigia comune, in cui si può trovare protezione dagli orrori inquieti di una vita distrutta dal dolore e dalla guerra.

La silenziosa narrazione dell'autore riesce in maniera poetica e per certi versi “De Gregoriana” a definire una dicotomica realtà, in cui le desolanti macerie sembrano essere la prosecuzione delle emozioni, deprivate di quella naturale serenità infantile che ogni bimbo dovrebbe riuscire a vivere, a prescindere dal luogo e dal tempo.

La straordinaria opera edita da Carthusia Editore appare sin dal primo sguardo possedere una rara potenza evocativa, in cui inquadrature ardite e spazi dilatati invitano il lettore a nascondersi dentro a quel sogno avvolto da un grigiore disorientante, di certo ben metaforizzato dalle scelte stilistiche definite da sfumature e surrealismo.

Loris Gualdi